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Sgravi contributivi per chi assume: regole e termini per l’applicazione - Infografica

Debhorah Di Rosa - Consulente del lavoro in Ragusa

 

Nella legge di Bilancio 2023 il legislatore ha prorogato e ampliato le agevolazioni in vigore per l’instaurazione di rapporti di lavoro stabili con donne svantaggiate e giovani under 36. E’ stato inoltre aggiunto un nuovo sgravio in favore dei datori di lavoro che impiegano a tempo indeterminato soggetti percettori del reddito di cittadinanza. Si tratta di benefici applicabili in via transitoria soltanto alle assunzioni effettuate nel 2023 e comunque subordinati all’autorizzazione da parte della Commissione UE. In una infografica vengono riepilogate le nuove previsioni e le regole a cui deve attenersi il datore di lavoro.

 

Con la legge di Bilancio 2023 (l. n. 197/2022) il legislatore non si è limitato a prevedere una nuova data di termine alle agevolazioni totali previste per la stipula di contratti di lavoro agevolati per l’impiego di donne e giovani, ma ha altresì ampliato la misura di questi benefici e aggiunto un nuovo sgravio che spetta a chi fornisce occupazione ai percettori di reddito di cittadinanza.

 

Giovani under 36

La legge di Bilancio 2023, con riferimento allo sgravio strutturalmente in vigore per l’assunzione stabile di giovani prevede la proroga e il rafforzamento delle disposizioni di favore per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e alle trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato effettuate a decorrere dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023.

Anche per il 2023 lo sgravio si applicherà nella misura del 100% fino a limite massimo di 8.000 euro annui (in aumento rispetto al tetto fissato a 6.000 euro fino al 2022), da riparametrare ed applicare su base mensile.

Ad essere assunti devono essere lavoratori che al momento dell’assunzione o della trasformazione non abbiano ancora compiuto 36 anni e che non siano mai stati occupati precedentemente con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato con il medesimo o con altro datore di lavoro.

La durata dell’incentivo è di 36 mesi ma aumenta fino a 48 mesi se il luogo di lavoro è ubicato in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Rientrano nel campo di applicazione dell’agevolazione:

- l’assunzione diretta a tempo indeterminato;

- la trasformazione di contratti già in essere in contratti a tempo indeterminato.

Restano esclusi:

- i rapporti di apprendistato;

- i contratti di lavoro domestico;

- il contratto di lavoro intermittente o a chiamata;

- le assunzioni di dirigenti.

Ferma restando l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, l’esonero è riconosciuto:

- nella misura del 100% dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro (con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL);

- nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro annui;

- per un periodo massimo di 36 mesi.

Il periodo di fruizione viene elevato a 48 mesi per le assunzioni in una sede o unità produttiva ubicata nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Il datore di lavoro non deve aver proceduto, nei 6 mesi precedenti l'assunzione, né procedere, nei nove mesi successivi alla stessa, a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o a licenziamenti collettivi nei confronti di lavoratori inquadrati con la medesima qualifica nella stessa unità produttiva.

Per il periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 il bonus dovrà essere autorizzato dalla Commissione UE.

 

Donne svantaggiate

Le nuove assunzioni di donne lavoratrici effettuate a decorrere dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 garantiscono al datore di lavoro un esonero contributivo totale per un importo massimo pari a 8.000 euro l’anno. Deve trattarsi di donne:

- con almeno 50 anni di età e disoccupate da oltre 12 mesi;

- di qualsiasi età, se residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell'ambito dei fondi strutturali dell'Unione europea, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;

- di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati un tasso di disparità uomo-donna pari almeno al 25% e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi (Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle finanze, D.M. n. 327 del 16 novembre 2022);

- di qualsiasi età, ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.

L'esonero contributivo totale spetta ai datori di lavoro privati, anche non imprenditori, ivi compresi i datori di lavoro del settore agricolo per:

- le assunzioni a tempo determinato e fino a 12 mesi (anche in caso di proroga del rapporto, effettuata in conformità alla disciplina del rapporto a tempo determinato, fino al limite complessivo di 12 mesi);

- le assunzioni a tempo indeterminato per 18 mesi;

- le trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto agevolato per complessivi 18 mesi a decorrere dalla data di assunzione.

L’incentivo spetta anche in caso di part-time e per i rapporti di lavoro subordinato instaurati in attuazione del vincolo associativo stretto con una cooperativa di lavoro e in riferimento ai rapporti di lavoro a scopo di somministrazione.

L'operatività di tale esonero per il periodo dal 1º gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 è subordinata all'autorizzazione UE.

 

N.B. Le assunzioni devono comportare un incremento occupazionale netto calcolato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori occupati rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nei dodici mesi precedenti.

 

Percettori reddito di cittadinanza

La legge di Bilancio 2023 incentiva l’impiego stabile di un soggetto beneficiario del reddito di cittadinanza garantendo al datore di lavoro la possibilità di fruire dei contributi previdenziali INPS, in caso di:

- assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato,

- trasformazione del rapporto da tempo determinato in tempo indeterminato, nel periodo compreso tra 1° gennaio 2023 e 21 dicembre 2023,

N.B. Sono esclusi i rapporti di lavoro domestico.

L’esonero è riconosciuto:

- per un periodo massimo di 12 mesi;

- nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile.

L’efficacia della misura è subordinata all’autorizzazione della Commissione UE.

L’esonero introdotto dalla legge di Bilancio 2023 è alternativo rispetto allo sgravio riconosciuto dalla legge di Bilancio 2022, che è pari alla minore somma tra il beneficio mensile del Rdc spettante al nucleo familiare, il tetto mensile di 780 euro e i contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro e del lavoratore.

In una infografica le regole per i datori di lavoro che assumono

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