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Nuova Sabatini: come finanziare le PMI a tassi agevolati

Nicola Manzini - Avvocato - Studio legale BonelliErede e Francesco Carelli - Dottore in giurisprudenza - Studio legale BonelliErede

 

La legge di Bilancio 2022 ha rifinanziato la misura “Nuova Sabatini”, uno dei principali strumenti agevolativi nazionali, con l’obiettivo di rafforzare il sistema produttivo e competitivo delle micro, piccole e medie imprese attraverso il sostegno per l’acquisto o per il leasing di beni materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuove di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) a uso produttivo. In particolare, è stato ripristinato il meccanismo di funzionamento ordinario della misura, ante Covid-19, per cui il contributo viene erogato in più quote, salvo che il finanziamento sia di importo non superiore ad euro 200.000. Ma come funziona operativamente questa misura?

 

 

La misura “Beni strumentali - Nuova Sabatin”i è rivolta a micro, piccole e medie imprese localizzate sull’intero territorio nazionale che operano in tutti i settori economici e prevede agevolazioni per l’accesso al credito per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature.
Obiettivo di questa iniziativa è facilitare l’accesso al credito delle imprese e la trasformazione del sistema produttivo verso la “Fabbrica intelligente”, in una prospettiva di “Industria 4.0”.

Chi sono i beneficiari e quali requisiti devono rispettare

 

Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese che alla data di presentazione della domanda:
1) siano regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
2) siano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non siano in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
3) non rientrino tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
4) non si trovino in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
5) siano residenti in un paese estero purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento.

Caratteristiche del finanziamento

 

Il finanziamento, che può essere assistito fino all’80% del suo ammontare dalla garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, deve essere:
- di durata non superiore a 5 anni;
- di importo compreso tra euro 20.000 ed euro 4 milioni;
- interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

A chi bisogna presentare la domanda

 

La domanda di finanziamento si presenta direttamente alla banca convenzionata che, dopo la verifica dei requisiti, trasmette al Ministero anche la richiesta di prenotazione delle risorse per il contributo.
A fronte della concessione di un finanziamento ordinario (bancario o in leasing) per la realizzazione di un programma di investimenti, il Ministero dello Sviluppo Economico concede altresì un contributo in conto impianti parametrato a un tasso di interesse convenzionalmente assunto pari al 2,75% annuo per gli investimenti “ordinari” ed al 3,575% per gli investimenti in “investimenti 4.0” come quelli in “big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification – RFID e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti”.

Costi finanziabili

 

I costi finanziabili per mezzo della misura sono, in particolare:
- i beni nuovi e riferiti ad immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”;
- spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’art. 2424 Codice civile, come indicati nel principio contabile n. 16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità);
- software e tecnologie digitali o comunque investimenti che soddisfino i requisiti di autonomia funzionale dei beni e correlazione dei beni all’attività produttiva svolta.

Rifinanziamento della legge di Bilancio 2022

 

Al fine di assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese della misura “Nuova Sabatini” (art. 2, c. 8, D.L. n. 69/2013; legge n. 98/2013) la legge di Bilancio 2022 (legge n. 234/2021) ha previsto il rifinanziamento, per 240 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 e 2023, di 120 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 e di 60 milioni per l’anno 2027.
La continuità operativa della misura era stata già assicurata con il decreto Sostegni bis attraverso lo stanziamento di 425 milioni di euro, che aveva permesso la riapertura già nel luglio 2021 dello sportello per la presentazione delle domande.

Ripristino della erogazione del contributo in più quote

 

Rispetto alla precedente legge di Bilancio 2021 (legge n. 178/2020) è stato ripristinato il meccanismo di funzionamento ordinario della misura ante Covid-19 per cui il contributo viene erogato in più quote, salvo che il finanziamento sia di importo non superiore ad euro 200.000,00; in quest’ultimo caso il contributo può essere erogato anche in unica soluzione nei limiti delle risorse disponibili.
Quanto sopra si pone in ottica di discontinuità rispetto alla legge di Bilancio 2021 che aveva invece disposto che il contributo statale fosse erogato in un’unica soluzione. A tal riguardo, nel primo quadrimestre del 2021, l’entrata a regime della (allora) nuova modalità di erogazione del contributo in un’unica soluzione introdotta dall’art. 1, c. 95, legge n. 178/2020, che sostituiva la previgente modalità in sei quote annue (ora ripristinata con la legge di Bilancio 2022), aveva determinato una maggiore attrattività della misura per l’utenza target di riferimento, facendo registrare un notevole incremento delle richieste di prenotazione di contributo trasmesse da banche/intermediari finanziari rispetto al dato riferito all’analogo periodo dell’anno precedente (gennaio 2020 - aprile 2020), con un trend in costante crescita.

Esempio pratico

 

L’impresa Alfa, operante nel settore manifatturiero, vuole effettuare un investimento per acquistare i macchinari necessari per rendere la propria azienda idonea alla stampa 4D.
Dato l’ingente investimento necessario per acquisire queste tecnologie di ultima generazione, l’imprenditore decide di accedere alle misure del fondo “Nuova Sabatini” procedendo a presentare contestualmente alla richiesta di finanziamento anche la domanda di accesso alla misura.
La banca, convenzionata con il Mise, valuta positivamente la domanda ed eroga il finanziamento, il quale verrà, poi, coperto dal fondo erogato dal Mise in favore dell’impresa.
Allo stesso tempo, trattandosi di un investimento 4.0, riconosce all’impresa un contributo in conto impianti parametrato a un tasso di interesse del 3,575%.

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